Nel libriccino di ricordi e note,
Il nome tuo gentile ed una data
Che fortemente le mie fibre scote,
Vado sempre leggendo la giornata.
Ripenso i dì che fûro: sulle gote
Le lagrime dell’alma innamorata
Mi scendono, e nel cor si ripercote
L’eco soave d’un’età passata!
E l’agile pensier discorre spesso
Pei campi, ripetendo all’aure e a’ venti
Il dolce nome che nel core ho impresso!
Ma nel reddir mi dice che lontano
Da me tu vivi i giorni tuoi ridenti,
E ch’io non speri più…. chè tutto è vano!
- A mia madre
- Dal Taccuino
- Misera
- Quante volte, lo rammenti
- Myosotis
- Da un albo
- Fantasmagoria
- Fiore d’Està
- Sull’ali rapide
- Notte
- Stanco
- A un ruscello
- Tu, degno figlio d’alemanna terra
- Sai fanciulla, la vita del fior
- Nella Pasqua
- Sul fiume
- Ironia
- Chantant
- Ricordo
- Sulle rive di Licata
- Certa gente
- A una fanciulla
- Presso il mare
- Partendo
- M’inspirar nuovi sogni i vostri accenti
- Piccola morta
- A un amico
- Desiderio
- Sogno
- All’amico lontano
- A giovinetto suicida
- Ad Aci

Fiori sparsi
Liriche
Catania, 1894,
Niccolò Giannotta Editore
A
S. A. R.
Guy di Lusignano
Principe di Cipro
Gerusalemme ed Armenia
cuore gentile letterato insigne
queste povere pagine
in segno di riverente ammirazione
offro.
