Da un albo


A me, versi che parlin d’amore,
A me versi, carina, chiedete?
O fanciulla gentil, non sapete
Che un dì tutto perdette il mio core?

Per voi rime soavi e discrete
Io trovar non so più nel dolore,
Or che sento nell’alma un languore
Che conquide le vene irrequiete!

Non son più le lusinghe d’amante:
Sono spenti i miei sogni più belli
E caduti gl’incanti novelli!

Se potessi, fanciulla, un istante
Sol rispondere al grato desio,
Direi lieto: poeta son io!

Liriche
Catania, 1894,
Niccolò Giannotta Editore

A
S. A. R.
Guy di Lusignano
Principe di Cipro
Gerusalemme ed Armenia
cuore gentile letterato insigne
queste povere pagine
in segno di riverente ammirazione
offro.

Vincenzo Marano Attanasio